Non si fermano gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Sono circa 760, i migranti sul barcone approdato circa un'ora fa a Lampedusa, dopo essere stato soccorso dalle motovedette della Guardia costiera. Tra di loro 63 donne (molte incinte) e 7 bambini, alcuni dei quali neonati.
Sono sbarcati dalla «carretta», un vecchio motopesca in ferro di circa 25 metri, profughi che hanno detto di essere partiti due giorni fa dalla Libia. È uno degli sbarchi più numerosi mai registrati sull'isola.
Per assistere i migranti sono al lavoro 26 volontari della Croce rossa italiana, tra cui il direttore sanitario Fabio Romitelli, 3 medici, 8 infermieri e personale addetto alla logistica. «Con i nostri volontari - spiega Fabio Romitelli - abbiamo prestato soccorso immediato al molo, al momento dello sbarco, e al posto medico avanzato della Cri, dove abbiamo effettuato 27 prestazioni sanitarie. I migranti presentano sintomi di ipotermia, disidratazione, patologie addominali, traumi toracici, diabete scompensato. La Croce rossa italiana ha assicurato loro il triage e la stabilizzazione dei parametri clinici».
Sono sbarcati dalla «carretta», un vecchio motopesca in ferro di circa 25 metri, profughi che hanno detto di essere partiti due giorni fa dalla Libia. È uno degli sbarchi più numerosi mai registrati sull'isola.
Per assistere i migranti sono al lavoro 26 volontari della Croce rossa italiana, tra cui il direttore sanitario Fabio Romitelli, 3 medici, 8 infermieri e personale addetto alla logistica. «Con i nostri volontari - spiega Fabio Romitelli - abbiamo prestato soccorso immediato al molo, al momento dello sbarco, e al posto medico avanzato della Cri, dove abbiamo effettuato 27 prestazioni sanitarie. I migranti presentano sintomi di ipotermia, disidratazione, patologie addominali, traumi toracici, diabete scompensato. La Croce rossa italiana ha assicurato loro il triage e la stabilizzazione dei parametri clinici».
Corriere
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