giovedì 21 aprile 2011

FIAT PRONTA A PRENDERE IL COMANDO, COMPRA UN'ALTRO 16% DI CHRYSLER


TORINO - La Fiat ha raggiunto un accordo con il gruppo Chrysler e con gli altri soci della casa di Detroit per acquisire un ulteriore 16%. Il prezzo complessivo per l'esercizio della call option sarà di 1,26 milioni di dollari Usa. In base all'accordo, Fiat eserciterà per intero la 'Incremental Equity Call Option' subordinatamente e contestualmente al completamento da parte di Chrysler, nel secondo trimestre del 2011, di un'operazione di rifinanziamento nell'ambito della quale il debito di Chrysler verso il governo statunitense e canadese sarà integralmente rimborsato. Quindi entro giugno la Fiat, che oggi detiene il 30% di Chrysler, avrà il 46%.

"Chrysler - ha detto l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne - sta seguendo uno straordinario cammino di ripresa, a livello industriale ed economico, e la Fiat è pronta ad assumerne il controllo, per rendere il legame ancora più stabile e più forte, nell'interesse di entrambe". Per Marchionne "si tratta di un passo fondamentale - ha spiegato - verso il completamento di quel grande disegno di integrazione iniziato meno di due anni fa, che porterà alla creazione di una casa automobilistica globale. Abbiamo scelto di stringere i tempi il più possibile per accelerare la nascita di un gruppo unico, che possa trarre pieni benefici dallo sviluppo congiunto delle rispettive attività internazionali".

"L'operazione annunciata oggi, insieme all'ottenimento di un'ulteriore quota del 5 per cento prevista entro la fine dell'anno - ha sottolineato Marchionne - ci porterà a realizzare il sogno da cui è nata quest'alleanza: dare vita a un costruttore di auto mondiale, con tecnologie all'avanguardia, efficiente e competitivo, determinato a posizionarsi tra i leader del settore". "Sarà così possibile - ha conclude - assicurare a tutte le nostre persone un futuro molto più sicuro in un ambiente stimolante, dove lo scambio e l'integrazione culturale, uniti alla spinta di competizione con la concorrenza, saranno fonte di crescita professionale e personale".


Repubblica

0 commenti:

Posta un commento