venerdì 29 aprile 2011

SALONE DEL LIBRO, ECCO L'EDIZIONE 2011 TRA UNITA' D'ITALIA E MEMORIA


TORINO - Le novità non mancano. La 24esima edizione del Salone Internazionale del Libro, in programma al Lingotto Fiere di Torino, da giovedì 12 a lunedì 16 maggio, sarà ricca di chicche, a iniziare dalla new entry dell'Oval. Nei 20.000 metri quadri a campata unica sarà allestita la mostra «1861-2011. l'Italia dei Libri», ideata da Rolando Picchioni e curata da Gian Arturo Ferrari, racconta centocinquant'anni di storia letti attraverso la lente del libro. Cinque i percorsi di visita che si intrecciano: 150 Grandi Libri, i 15 SuperLibri, i 15 Personaggi, gli Editori e i Fenomeni Editoriali.

Nello stesso spazio il Bookstock Village, l'area per i giovani lettori sostenuta dalla Compagnia San paolo; il Padiglione Italia con gli stand di 16 Regioni italiane per la prima volta riunite in un'unica area; gli stand delle Istituzioni nazionali; l'area Lingua Madre; lo spazio “Libro e Cioccolato, Tentazione e Meditazione”; l'area dedicata alla Russia e una nuova Sala Convegni. Tema conduttore del Salone: «Memoria. Il Seme del Futuro». La riflessione sulla Memoria, avviata già nella precedente edizione, prosegue anche quest'anno investendo temi e problemi dell'Unificazione italiana. E dal passato si passerà al futuro prossimo, alle sfide che ci attendono, in un contesto globale sempre più complesso e difficile.

L'edizione 2011 inizia già con dei numeri da record: quasi 1500 gli espositori, di cui 123 per la prima volta al Salone. Saranno presenti case editrici e istituzioni di Grecia, Palestina, Perù, Romania e Russia, il paese ospite d'onore. Una partecipazione che rientra in un anno di intensi scambi culturali con l'Italia. Attesi al Lingotto una cinquantina di editori. Con loro traduttori, critici, saggisti, narratori e poeti. Fra tutti Ljudmila Ulitskaja, premiata da poco in Francia con il Simone De Beauvoir. Special Guest sarà la Palestina che in fiera porterà Sari Nusseibeh che con il suo «C'era una volta un paese» diffonde le ragioni della pace e della democrazia, proponendo una soluzione non violenta del conflitto. Sono alcuni degli ospiti di incontri, dibattiti e presentazioni che compongono il fitto programma.

A cominciare da Parag Khanna, consigliere per la politica internazionale del presidente americano Barak Obama, e poi il Premio Pulitzer Paul Harting, James Redfield, suo il cult «La profezia di Celestino», Martin Cruz Smith, autore del fortunato «Gorkij park», il cinese Qiu Xialong che racconta le contraddizioni del suo paese attravrso il genere giallo, il dissidente cubano Leonardo Padura Fuentes e Marc Lévy, uno degli scrittori francesi più tradotti. Fra gli italiani Dario Fo, che darà una sua lettura del Boccaccio, Umberto Eco con una lectio magistralis su «Libertà e costrizione dello scrittore», i due maestri del romanzo storico Alessandro Barbero e Valerio M.Manfredi. Per gli spettacoli i monologhi di Gioele Dix e Teo Teocoli, la serata dedicata a Giorgio Gaber, il reading di Ascanio Celestini, la lettura dei diari segreti di Thomas Barnhard fatta da due grandi attori come Giuseppe Battiston e Toni Servillo e quella che Lella Costa farà di «La vita segreta delle ragazze» di Eve Ensler, autrice dei fortunati «Monologhi della vagina».

Nel cuore del salone torna “Lingua Madre”, format dedicato agli incroci linguistici ed espressivi che stanno ridisegnando la mappa delle culture mondiali: ospiti scrittori iraniani, siriani, libanesi, brasiliani. Per il secondo anno verrà consegnato il Premio Salone Internazionale del libro, a uno dei tre finalisti selezionati dal Consiglio di indirizzo della Fondazione: Javier Carcas, Assia Djebar e Anita Desiai. Le loro opere saranno sottoposte al voto dei visitatori e degli editori in apposite postazioni elettroniche istallate nei padiglioni. Il taglio del nastro è affidato a Daniela di Sora, editore di Voland, la madrina del Salone 2011 che sarà inaugurato dal Ministro per i beni e le attività culturali Giancarlo Galan.


La Stampa

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