lunedì 11 aprile 2011

CONSIGLIERE COMUNALE MUORE IN MOTO SULLA STATALE


VILLARFOCCHIARDO (TORINO) - Fabio Cantore, ingegnere di 32 anni, consigliere di minoranza del Comune di Sant’Antonino di Susa, è morto ieri sull’ex statale 24. In sella alla sua Honda Cbr 600 si è schiantato contro un camion frigo, a Villarfocchiardo. Per il centauro non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo.

I carabinieri di Borgone stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta dello scontro, avvenuto intorno alle 16, anche se sembra abbastanza chiara. Cantore, in sella sella sua moto, stava viaggiando in direzione Torino. Improvvisamente, all’altezza del chilometro 41, dove l’ex statale incrocia via Pianverso, un camion Mercedes Atego, condotto da Claudio Olivero, 45 anni, di Savigliano, ha svoltato a sinistra, per raggiungere un’azienda che si affaccia sulla strada. L’impatto è stato devastante. La Honda Cbr ha centrato in pieno la fiancata destra del camion e Cantore è stato sbalzato dal seggiolino. La tragedia ha provocato notevoli disagi al traffico.

La notizia ha immediatamente fatto il giro di Sant’Antonino, dove la famiglia di Fabio Cantore, dipendente del Politecnico, appassionato di moto e di montagna, è molto conosciuta. Anche lui, nonostante la giovane età, da tempo era impegnato nel sociale. Nelle ultime elezioni amministrative si era candidato alla guida di una lista civica «No Tav» e adesso sedeva tra i banchi dell’opposizione in Consiglio comunale. «Era un ragazzo davvero valido, propositivo e corretto – ricorda Antonio Ferrentino, il sindaco di Sant’Antonino – pensi che avevo scritto la prefazione alla sua tesi di laurea. Lo avevo chiamato poche ore fa per un Consiglio comunale straordinario, fissato per mercoledì prossimo. Mi ha detto che doveva andare a Milano per lavoro». Ferrentino, appena appresa la notizia, è subito andato dalla famiglia di Cantore. Un abbraccio e qualche parola di conforto per mamma Rosanna e papà Giorgio, che gestisce una panetteria sulla piazza principale di Sant’Antonino.

Altro incidente mortale a Villa Pellice. Una pensionata del paese, Laura Albarea, di 64 anni, è finita con la sua Panda nel torrente Ghicciard in valle Carbonieri. L’auto è precipitata da un’altezza di 40 metri. Sul ciglio del baratro non ci sono segni di frenata e così all’ipotesi della disgrazia si affianca quella del suicidio: da tempo la donna soffriva di depressione e di recente era stata sottoposta ad alcuni interventi chirurgici. Cordoglio a Villar Pellice dove la donna era conosciutissima. «Mi ha telefonato alle 10,30 il figlio preoccupato perché sua madre, che da tempo non usava più la macchina, si era allontanata - spiega il sindaco Lilia Garnier - abbiamo organizzato subito una battuta con i nostri volontari. Le speranze sono svanite quando abbiamo trovato l’auto».


La Stampa

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