venerdì 22 aprile 2011

SCONTRO TRA FURGONE E AUTO, BIMBO DI 2 MESI IN FIN DI VITA


TORINO - Un bimbo di 2 mesi è ricoverato in fin di vita nel reparto di Rianimazione del Regina Margherita, in seguito a un terribile incidente stradale avvenuto ieri verso le 19 in corso Unione Sovietica angolo via Passo Buole. Il piccolo, Eduard Stefano Timofei, romeno, era sul seggiolino legato al sedile della Seat Ibiza guidata dalla zia Larisa Zahcaria, di 25 anni: l’auto è stata colpita in pieno sulla fiancata destra da un furgone Renault Trafic, sul quale viaggiavano due persone, rimaste illese. Sulla Seat c’era anche la mamma del bimbo, Beatrice Lavinia Zahcaria, 25 anni come la sorella, ricoverata al Cto con un trauma cranico. La prognosi è per ora riservata, ma la donna non pare in pericolo di vita.

In un altro incidente, un paio di ore prima e a pochi chilometri di distanza da questo terribile scontro, ha perso la vita un motociclista torinese di 43 anni, finendo contro il guard-rail della tangenziale all’uscita di Beinasco.

La vittima dell’incidente motociclistico era in sella a una Ducati 1000DS nera. Stando alla prima ricostruzione della polizia stradale, la moto, lanciata a forte velocità in direzione Torino, avrebbe urtato una Golf che procedeva nello steso senso di marcia. La Ducati, completamente distrutta, è finita sotto il guard-rail. Il motociclista è morto sul colpo, il guidatore della Golf è invece rimasto illeso: «Non mi sono accorto di nulla - ha raccontato agli agenti della Stradale -, è come fossi stato colpito da un proiettile».

Poche, all’Infantile, le speranze di salvare il piccolo Eduard Stefano. Ancora da ricostruire, in questo caso, la dinamica esatta dello scontro. La Seat Ibiza sulla quale viaggiavano il bimbo, la madre e la zia proveniva da via Passo Buole direzione via Rignon, il Trafic viaggiava in corso Unione Sovietica verso Mirafiori.

Racconta il guidatore del furgone: «L’auto è passata con il rosso pieno, non ho potuto evitarla». L’impatto contro la fiancata destra dell’auto - dove c’erano il seggiolino del bimbo e Beatrice Lavinia Zahcaria - è stato violentissimo. L’auto è stata è proiettata in avanti di diversi metri. Quando l’ambulanza del 118 è arrivata, il piccolo Eduard Stefano era già in condizioni disperate. E’ stato immediatamente trasportato in Rianimazione al Regina Margherita.

Alle 21,30 il padre del bimbo, Grigore Timofei, ha parlato con i medici: «Dicono che ha una possibilità su cento di sopravvivere...», dice facendosi tutta la forza possibile. Prima di andare in ospedale, è andato dov’è avvenuto l’incidente: «Non c’era neppure una traccia di frenata - ripete -: quel furgone arrivava sicuramente ad alta velocità, viste le condizioni della macchina».

Sarà compito dei vigili ricostruire che cosa è davvero accaduto. «Se ci sono testimoni - lancia un appello Grigore Timofei - per favore raccontino ai vigili ciò che hanno visto».

Eduard Stefano era stato dimesso soltanto due settimane fa dal Sant’Anna. Era nato prematuro, in seguito a un altro incidente nel quale era rimasta ferita lievemente la mamma incinta. «Dopo tanti giorni di preoccupazione - prosegue il padre di fronte alla Rianimazione al terzo piano dell’ospedale - finalmente il peggio sembrava passato. E adesso invece sono di nuovo qui, ma stavolta mio figlio ha poche speranze».


La Stampa

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