martedì 26 aprile 2011

TROVATO UN CADAVERE SUL FIUME NEL PARCO DELLE FAMIGLIE


TORINO - L’orchestrina suonava i classici del liscio piemontese, poi tanghi e mazurke. A pochi metri i sub dei vigili del fuoco, assistiti dagli agenti del 113 e del commissariato Dora Vanchiglia, recuperavano il cadavere di uno sconosciuto. A due passi da famiglie e gruppi di ragazzi sdraiati sui prati. Qualcuno ha visto un corpo affiorare vicino a riva e ha dato l’allarme. Le operazioni, svolte e concluse davanti a una folla di curiosi, a piedi, in bicicletta e anche a cavallo, sono state piuttosto complicate, finite solo a tarda sera, quando il corpo dell’uomo, tuttora sconosciuto, è stato trasferito dalla polizia mortuaria nell’obitorio, in attesa dell’autopsia.

Complicato perchè i vigili del fuoco, terminati i rilievi della Scientifica e l’esame necroscopico del medico legale, hanno dovuto sollevare il cadavere, nudo e in stato di avanzata decomposizione per caricarlo sulla barella di metallo. La morte potrebbe risalire anche a un mese fa, il corpo scivolato in acqua dal ponte vicino o anche più lontano, verso il centro. Finito davanti ai prati di strada del Meisino, dopo l’apertura periodica delle dighe.

Mistero sull’identità. I polpastrelli della dita sono erosi dall’acqua, i lineamenti devastati dalla decomposizione. Nessuna traccia evidente di violenza. Ci sono tracce sospette, che potrebbero essere state provocate dalla lunga permanenza in acqua o dai colpi e dagli urti provocati dalla corrente contro ostacoli o alberi. La polizia sta vagliando le denunce di scomparsa, compresa quella di un professionista di Asti sparito mesi fa.


La Stampa

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