martedì 26 aprile 2011

CHECK UP AL METRO', UNA LINEA PIENA DI GUAI


TORINO - Quello che dà più fastidio? I biglietti che si inceppano dentro i tornelli delle nuove stazioni, nella tratta inaugurata quasi due mesi fa, tra Porta Nuova e il Lingotto. Un problema che si era presentato già con il taglio del nastro del primo tronco, da Collegno a Porta Nuova. Solo dopo un po' di mesi è stato arginato. Anche le scale mobili e gli ascensori si guastano, altro neo messo in risalto dagli utenti della metropolitana. E nel giro di qualche settimana dalle stazioni della linea 1 scompariranno anche gli assistenti alla clientela, quelli che sorvegliano gli ingressi e possono intervenire in caso di magagne. L'obiettivo di Gtt è quello di trasformare gli assistenti anche in "manovratori" dei treni in caso di necessità, riqualificandoli. Non tutti i sindacati sono d'accordo e gli addetti, in prevalenza donne, non vogliono modificare il turno di lavoro.
Il check up della metropolitana che con l'inaugurazione della nuova tratta registra più di 130 mila passeggeri al giorno, mostra anche altri problemi. Il primo è quello dell'orario. La decisione di tagliare le corse serali nel giorno di Pasqua e Pasquetta alle 21.25 ha fatto storcere il naso non solo all'assessore al Turismo, Alessandro Altamura. Anche i torinesi non sembrano aver apprezzato lo stop anticipato. Un taglio che ha permesso di realizzare a Gtt qualche risparmio. In più l'azienda sottolinea che ha già allungato fino all'1.30 l'orario al venerdì, lo stesso del sabato, e alle 23.30 la domenica, come dal lunedì al giovedì. Un'ora di chiusura che, ad esempio, non permette di coprire il secondo spettacolo dei cinema. A Milano le tre linee della metro girano, tutti i giorni, fino a 0.30.

SCALE MOBILI
Nelle 20 stazioni della metropolitana sono le scale mobili a guastarsi più di frequente. Ieri, nel primo pomeriggio, erano ben otto gli impianti non funzionanti. La scritta "closed" faceva capolino dalle scale mobili delle stazioni "Carducci", "Marconi", "Porta Nuova", "Re Umberto", "Racconigi", "Massaua". Alla fermata "XVIII Dicembre" ieri le scale mobili fuori servizio erano addirittura due su un totale di otto. In media, ogni stazione ne ha sei. E tutto questo fa aumentare l'irritazione degli utenjti, per un servizio che, in funzione da poco, non dovrebbe presentare carenze. E c'è chi ricorda l'apertura del collegamento, tramite appunto scale mobili, della stazione di Porta Nuova con la relativa fermata della metropolitana che slittò a suo tempo di mesi in un rimpallo di responsabilità tra Gtt e Ferrovie. Adesso, poco prima di Natale, l'impianto è finalmente entrato in funzione. In alternativa alle scale mobili guaste, a garantire l'accesso alle persone disabili e con difficoltà motorie, restano comunque i numerosi ascensori in ogni fermata.

ASCENSORI
Anche gli ascensori della metropolitana non funzionano alla perfezione. Appena dieci giorni fa l'impianto della stazione di corso Vinzaglio ha intrappolato due gruppi diversi di persone. All'improvviso l'ascensore si è fermato imprigionando i passeggeri, oltretutto di una certa età. Gli operatori hanno provveduto a liberare la gente - ci è voluta comunque una mezzoretta - e il guasto sembrava risolto. Peccato che appena il giorno un secondo gruppo di persone sia rimasto rinchiuso nello stesso ascensore e per lo stesso motivo. E in questo caso qualcuno si è anche sentito male. Proprio sugli ascensori resta un problema per le sei nuove stazioni, quelle del tratto da Porta Nuova al Lingotto: gli operatori Gtt della metropolitana, con l'inaugurazione della nuova tratta, avrebbero dovuto prendere una nuova abilitazione per intervenire in caso di guasti, ma oggi nessuno degli addetti ha ancora superato questo esame.

ORARI
Viaggi "ridotti" almeno per quanto riguarda gli orari: sia ieri, festa della Liberazione e Pasquetta, che domenica primo maggio la chiusura è stata infatti anticipata alle 21.25. Anziché, come d'abitudine, alle 23.25. E si tratta dell'orario oltre il quale non si può più accedere alle stazioni: i treni infatti si fermeranno ben prima. L'ultima corsa è prevista da "Fermi" alle 20.35, dal "Lingotto" alle 21. Una chiusura anticipata che stride con il boom di turisti che sta popolando in questi giorni Torino. Slitta anche l'apertura: dalle 5.30 alle 7.
Ma non è finita. Ma anche quelli normali sembrano poco soddisfacenti: il metrò non può essere utilizzato da chi si reca all'ultimo spettacolo cinematografico, che si conclude intorno a mezzanotte e mezzo. Sono stati indetti due scioperi di ventiquattrore: uno il 6 maggio, a ridosso del raduno degli Alpini, un altro il 20. E dire che appena qualche mese fa gli orari del weekend - proprio per la forte richiesta dei passeggeri - sono stati allungati.

TORNELLI
Nelle sei nuove stazioni continuano i problemi per la lettura dei biglietti. Sovente chi inserisce il ticket se lo trova mangiato dalla macchinetta senza la possibilità di accedere alla metropolitana. E inizia il dramma, con un'alternativa: comprare un altro biglietto o cercare disperatamente un addetto all'assistenza che ti faccia passare. Da quando è stata inaugurata la nuova tratta, che collega le due stazioni Porta Nuova e Lingotto, numerosi passeggeri si sono lamentati per i "tornelli trappola". Il problema riguarda solo le sei fermate aperte lo scorso marzo. A lamentarsi sono però anche i clienti con l'abbonamento elettronico: il loro badge si è smagnetizzato più volte e per farlo tornare funzionante sono dovuti andare di persona negli uffici del Gtt, con tutta la trafila burocratica che ne consegue. E per chi volesse prelevare i soldi per acquistare il biglietto si aggiungono i "fuori servizio" dei bancomat. Un esempio è la stazione di Porta Nuova.

ASSISTENZA
Dal 28 aprile i 13 addetti alle stazioni della metropolitana sono destinati a sparire. Da quando è stata inaugurata la prima tratta, da Porta Nuova a Fermi, si sono occupati di fornire informazioni e assistenza alla clientela. I loro compiti sono i più disparati: dall'apertura dei tornelli in caso di mancata lettura dei biglietti a indicazioni su percorsi, orari e fermate, dalla segnalazione di guasti all'aiuto delle persone diversamente abili.. Adesso Gtt intende destinarli ad anche altre mansioni: dovrebbero fare un corso aggiuntivo per poter svolgere anche altre mansioni, come l'intervento a bordo dei treni. Ma gli addetti e per la maggior parte donne, non così disponibili a cambiare lavoro e a sobbarcarsi turni sulle ventiquattrore. Già oggi comunque il numero di stazioni, sono in tutto 20, è di gran lunga superiore alla forza lavoro. Per i clienti è infatti difficile riuscire ad avvistare un addetto, specie nelle ore serali. E lo sarà ancora di più ora che questa figura sarà nei fatti cancellata.

STRISCE PEDONALI
In questo caso Gtt c'entra poco. Ma chi esce dalla metropolitana a Porta Nuova - attraverso scale e scale mobili o con l'ascensore - all'ingresso dei giardini di piazza Carlo Felice non è tenuto a fare distinguo. Perché se fosse sua intenzione attraversare la strada e raggiungere i portici in realtà non potrebbe: mancano le zebre. Ovviamente nessuno se ne cura e tutti attraversano confidando nella cortesia degli automobilisti. Ma naturalmente non sempre si è fortunati. Il punto è semplice e semplicemente non è mai stato affrontato: le scale del metrò, ma come si diceva anche gli altri mezzi di collegamento con la superficie, sbucano in un punto che "invita" a proseguire verso il posteggio del taxi, dove si interrompe la bella protezione in ferro battuto. Ed è proprio lì che tutti inevitabilmente, e pericolosamente, attraversano per raggiungere i portici. In linea soltanto teorica secondo chi ha immaginato la segnaletica stradale di quello sbocco, si dovrebbero circumnavigare i giardini, oppure attraversarli, per poter poi raggiungere i portici di via Roma. Anche in caso di pioggia.


Repubblica

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